lunedì 5 ottobre 2015

"fuori menù" parte 5

Capita di continuo, passano un sacco di belle figliole che vogliono farsi un pranzetto veloce e che con candore mi chiedono di farle accomodare...



... e quando hanno le tette grosse vado in palla, urla di gabbiani rimbombano nella mia testa. Non ascolto niente di quello che mi ordinano. Io con imbarazzo chiedo almeno 3 volte se mi hanno chiesto acqua naturale o gassata da bere.

Poi magari gli porto un succo d'ananas, ecco.







Lo ammetto, è un problema per me: le tette mi mandano in tilt, come un ragazzino.
A 15 anni ho pure pensato che sarebbe potuto capitare anche a me di averne un paio...



... ma proprio col cazzo, sono ancora qua che aspetto, sai. 




A 20 anni ho accettato (più o meno) la cosa e quasi mi sono arresa. Poi ho pensato che dovevo in qualche modo sforzarmi e così mi sono lanciata nella ricerca di negozi di intimo che avessero almeno
 un reggiseno della mia taglia. Non potevo lasciare che solo delle tettone si arrogassero questo privilegio no?




Altro che privilegio, ho tirato giù più moccoli da Intimissimi che a pulire il sellino della bici dal guano dei piccioni. 


Sono diventata una bestia, ne ho fatto una questione di principio e per un momento mi sono convinta che fosse tutto un complotto.
Poi l'illuminazione:






Non mi sono data per vinta, ho lasciato quei negozi di merda  con passo fiero...




... e ho completamente sotterrato la mia dignità scippando ad una ragazzina l'ultimo modello taglia "70 A" nel reparto "kids" di un centro commerciale di Campi Bisenzio.




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